lunedì 24 febbraio 2014

Streamtech e lo streaming degli altri

Ora, premesso che non è nelle nostre intenzioni esprimere un'opinione a riguardo dei contenuti, vorrei dirigere la vostra attenzione verso una valutazione puramente estetica.
Ho atteso con senso di anticipazione e sincero interesse l'incontro avvenuto la settimana scorsa tra due importanti leader politici, sul momento devo dire che l'argomento e l'acceso confronto che ne è derivato mi hanno distolto da una valutazione tecnica del servizio di ripresa e trasmissione in streaming.
Poi, qualche giorno dopo, sono tornato a valutare criticamente il lavoro che è stato pubblicato:

I lineamenti sono oscurati in osservanza alla Carta di Treviso in tema di tutela dei minori.

La mia sensazione è che in Italia l'approccio allo streaming denunci la generale carenza di attenzione ai particolari che caratterizza tutti gli aspetti della comunicazione politica: non conta tanto spiegare cosa succede, è sufficiente dimostrare di volerlo raccontare.
E questo è il risultato: un audio che sembra provenire da un microfono giocattolo della Mattel, e immagini che sembrano rubate in spiaggia all'ultima starlette di grido.
Questo è invece il risultato di uno streaming fatto con competenza e voglia di comunicare, ed è costato poche centinaia di dollari in più:


Non scherzo: questi risultati si ottengono con una spesa ragionevole e un po' di competenza, guardate qui sotto per una conferma.


E adesso ditemi a quale dei due esempi assomiglia il nostro, di streaming.


lunedì 17 febbraio 2014

Streamtech e AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica


Come ogni anno abbiamo curato le riprese e la trasmissione in diretta streaming del Convegno 2013 di AISLA.
Quest'anno, in particolare, in Italia si è tenuto l’incontro annuale dell’International Alliance of ALS / MND Associations, che vede riunite le associazioni di pazienti Sla o affette da malattie del motoneurone attive in tutto il mondo per condividere iniziative e sviluppare insieme migliori strategie per combattere la Sla.
Il flusso streaming è stato trasmesso in due lingue durante la sezione Ask to Experts, durante cui utenti collegati da tutto il mondo hanno potuto porre domande via chat e ricevere le risposte da parte dei più rinomati ricercatori e scienziati che attualmente stanno studiando i rimedi per questo flagello.

lunedì 10 febbraio 2014

Streamtech e New Holland




Dal 12 al 16 novembre 2013 abbiamo sponsorizzato la partecipazione di  New Holland ad Agritechnica 2013, che si è tenuta ad Hannover.
Non che ci abbiamo capito granché, ma lo streaming è venuto una bellezza.


info@streamtech.it

lunedì 3 febbraio 2014

Streamtech e Franzen e Eggers


LA TECNOFOBIA

Conosciamo persone nuove, con competenze nuove, ogni giorno
.
Da qualche mese collaboriamo con alcuni sviluppatori, che stanno progettando insieme a noi un portale di formazione a distanza.

Devo riconoscere che non è facile avere a che fare con loro: in certi ambienti funziona davvero tutto a codice binario, vero falso, bianco nero, sì no.
Ma parlando si risolve tutto, e dietro le stringhe di programmazione si riescono a scovare passioni, ricerca del bello, debolezze e manie come ci sono dappertutto nel mondo.

Recentemente sono stato tentato dalle sirene di Jonathan Franzen e Dave Eggers, che denunciano l'eccesso di connessione, di tecnologia e di dipendenza dall'elettronica che caratterizzano questi tempi; cito Franzen (link) per rendere l'idea:

Questo, in sostanza, è il grande problema della tecnologia, [...] un livello di sofisticatezza altissimo che si accompagna a un uso futile e ridicolo. “Lo smartphone che riprende ragazzi che gettano menthos nella coca-cola”.

Che è una teoria fuori dal coro, piacevolmente radical – chic e quindi affascinante.

Poi ho incontrato questo articolo di Juliet Waters (link), che dice “Diffidate dagli scrittori tecnofobi”, cito di nuovo qualcosa:

La prima sorpresa di imparare a programmare? Mi sono veramente divertita. Sì, programmare è impegnativo, frustrante d spesso noioso. Ma offre soddisfazioni che non sono troppo diverse da quelle di scrivere. Gli eleganti raccordi logici, l’attenzione per i dettagli, l’obbiettivo di raggiungere il massimo impatto con il minimo di righe, la sensazione di creare qualcosa di accattivante a partire da poche idee sottili e astratte: come critica queste sfide mi erano familiari


Franzen ed Eggers sbagliano a incoraggiarci a indossare il tecnoanalfabetismo come una sorta di emblema del coraggio, come qualche volta sembrano fare. Se vogliamo combattere gli obiettivi aziendalisti incorporati nel nostro software e hardware, dobbiamo diventare più esperti di tecnologia, non meno.

E beh, adesso un'idea me la sono fatta.


Se siete arrivati sino qui in fondo, siete uno dei miei amici, anche se non vi conosco.

info@streamtech.it