Ho atteso con senso di anticipazione e sincero interesse l'incontro avvenuto la settimana scorsa tra due importanti leader politici, sul momento devo dire che l'argomento e l'acceso confronto che ne è derivato mi hanno distolto da una valutazione tecnica del servizio di ripresa e trasmissione in streaming.
Poi, qualche giorno dopo, sono tornato a valutare criticamente il lavoro che è stato pubblicato:
I lineamenti sono oscurati in osservanza alla Carta di Treviso in tema di tutela dei minori.
La mia sensazione è che in Italia l'approccio allo streaming denunci la generale carenza di attenzione ai particolari che caratterizza tutti gli aspetti della comunicazione politica: non conta tanto spiegare cosa succede, è sufficiente dimostrare di volerlo raccontare.
E questo è il risultato: un audio che sembra provenire da un microfono giocattolo della Mattel, e immagini che sembrano rubate in spiaggia all'ultima starlette di grido.
Questo è invece il risultato di uno streaming fatto con competenza e voglia di comunicare, ed è costato poche centinaia di dollari in più:
Non scherzo: questi risultati si ottengono con una spesa ragionevole e un po' di competenza, guardate qui sotto per una conferma.
E adesso ditemi a quale dei due esempi assomiglia il nostro, di streaming.
Pippo ha bucato lo schermo ma poi ha vinto Matteo.
RispondiEliminaE quindi Evviva Beppe.
Conta di più il Contenuto o il Guscio ?
Come in ogni cosa, contano entrambi. E noi grazie al destino non ci occupiamo del Contenuto e dobbiamo fare del nostro meglio per offrire un buon Guscio.
EliminaLo streaming è comunicazione e come tale dev'essere chiaro, altrimenti ci abituiamo alla mediocrità e non sappiamo più distinguere tra Pippo, Matteo e Beppe.