lunedì 30 settembre 2013

Streamtech: Streaming for dummies #3


Come funziona lo streaming in diretta

Poniamo che vogliate riprendere in diretta una conferenza. Il personal computer o l'encoder cui sarà collegata la videocamera adibita alle riprese della conferenza acquisirà le immagini dalla videocamera, le comprimerà e le invierà al server di streaming. Il server provvederà a distribuirle a tutti gli utenti che si collegheranno. L'acquisizione, la compressione e l'invio saranno gestiti interamente da un unico software o da un encoder dedicato.

I Limiti del web streaming

Il limite principale dello streaming via Web è rappresentato dalla banda e dallo scarso supporto dei fornitori di spazio web per questo tipo di servizi. In Italia sono pochi i fornitori di banda che hanno tra i loro piani un servizio di streaming con server configurati a questo scopo e i prezzi sono tuttora molto alti. Anche se, come abbiamo più volte ripetuto, è possibile distribuire un filmato attraverso un normale spazio web, lo spreco di banda e lo scarso supporto nativo per lo streaming porteranno non pochi problemi a chi volesse avventurarsi in questo campo.


Per attività di tipo amatoriale quindi è possibile avventurarsi, ma il professionista che esige qualità e tempi di risoluzione immediati dovrà rivolgersi ad infrastrutture che conoscano a fondo i punti critici e possano offrire soluzioni real-time, meglio se in lingua italiana.

giovedì 26 settembre 2013

Streamtech: a nord delle Alpi, a est dell'Elba

Ho fatto una lunga chiacchierata con un interessante personaggio che sta organizzando una Web TV in Centro Europa.

Voleva avere un'idea di quanto costa un sistema di codifica con un provider che gli permetta di trasmettere in diretta sul web 24 ore al giorno, senza curarsi di attivare e disattivare un abbonamento.

Gli ho detto che il nostro encoder ha trasmesso anche con un semplice collegamento a una SIM 3G, che dalle sue parti hanno la banda larga anche sulla rete cellulare e che quindi potrebbe trasmettere anche in movimento, virtualmente senza limiti di luogo.

Gli ho detto che per i primi collegamenti potrà farsi aiutare da remoto, con gli occhi e la mente di un nostro tecnico che lo seguono dall'Italia.

Gli ho detto che fino a 1.000 utenti contemporanei non abbiamo difficoltà a mantenere invariato il canone pattuito.

Gli ho detto che nell'80% dei casi l'encoder si auto-configura e trova da sé la strada per il nostro provider, e nel restante 20% la procedura di instradamento richiede due minuti.

Poi gli ho detto che costa 300,00 euro al mese.

Sì, credo di aver trovato un cliente.

lunedì 23 settembre 2013

Streamtech: Streaming for dummies #2



I protocolli di streaming

Se volete pubblicare un filmato live dovrete per forza basarvi su server con supporto ai protocolli RTSP o RTMP.

Il protocollo HTTP invece, basato sul TCP/IP, è stato messo a punto per la distribuzione di file di testo e di immagini, non di filmati in streaming. Il normale procedimento di una richiesta HTTP , quella che avviene in ogni sito web, prevede l'apertura della comunicazione tra client (il browser) e web server, la richiesta del file, l'invio del file e la chiusura della comunicazione. Non c'è spazio per la "riproduzione" di un file.

Il protocolli RTSP ed RTMP, appositamente dedicati allo streaming, introducono invece il concetto di "tempo" nella comunicazione: si può controllare la "durata" temporale del file che può essere riprodotto con maggiore o minore velocità, può essere controllato dall'applicazione server, può essere interrotto e nuovamente riprodotto, la sua riproduzione può essere modificata in tempo reale in base a parametri di qualità del servizio ecc.

Quando un filmato viene trasmesso con il protocollo HTTP (dunque da un normale web server) non si parla di streaming ma di progressive download: il file video viene scaricato piano piano (viene "bufferizzato") e la riproduzione inizia quando una sua piccola porzione viene gestita dal programma di riproduzione.


info@streamtech.it

mercoledì 18 settembre 2013

Streamtech: gente che guarda lontano



Oggi scomodiamo il buon Orson Welles ed il suo Quarto Potere, per rendere onore a chi, già nel 2011, guardava l'orizzonte, e nella giusta direzione per giunta.
Riccardo Luna pubblicava, su Il Post, un articolo di cui vi passo il link, il cui titolo era

A proposito di nuovi media, aboliamo i convegni (senza live streaming e wifi)


Non abbiamo potuto raccontarvelo allora, perché il nostro blog non c'era ancora, ma lo facciamo adesso, che la situazione si è evoluta più o meno positivamente. 
Di sicuro, allora, l'applauso sarebbe stato solitario come quello del film, ma come sappiamo non sempre chi si alza ad applaudire resta da solo.

martedì 17 settembre 2013

Streamtech: il Coworking


In tanti mi chiedono cos’è il coworking.

·         se si riesce a lavorare in aree comuni condividendo wi-fi, scanner e stampanti con decine di persone;

o   si, meglio che in un ufficio tradizionale, dove se si inceppava la stampante o ci pensavo io o si aspettava l’assistenza

·         se lavorare tra chi disegna vestiti, dirige il traffico di un aereoporto dall’altra parte del mondo o studia l’app che la prossima settimana fonderà gli smartphone di mezzo mondo non è un po’ dispersivo;
o   no, per nulla: ho incontrato più professioni e più professionalità qui che in vent’anni di vita lavorativa tradizionale

·         se avere come scrivania un tavolo di  legno grezzo e massiccio largo un metro e mezzo e lungo quattro non fa sembrare la giornata lavorativa un pomeriggio in un rifugio alpino;
o   magari sì, ma la grappa non me la lasciano portare
·         se fare una grigliata sul tetto rientra tra le nostre attività professionali
o   tra una bruschetta e l’altra un genio ci ha risolto un bug di sistema mica da ridere, e mi è costato la birra che avevo in mano.

Al di là della flanella, vi ho messo sulla prima immagine il link a un documentario che racconta cos’è veramente il coworking. Intorno al minuto 06:00 parlo io, ma se siete curiosi vale la pena di vederlo tutto.

giovedì 12 settembre 2013

Streaming: IBRIDARE (sic) l'evento



Hanno fatto questo e noi siamo stati complici.

Il 9 maggio 2013, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, abbiamo curato lo streaming dell’Assemblea di R.ETE. Imprese Italia, a cui sono intervenuti il presidente di R.ETE. e di Confcommercio Carlo Sangalli, il Presidente del Consiglio Enrico Letta (al suo primo intervento pubblico come capo del governo) e il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato.

L’evento ha avuto un buon successo, ma quello che ci ha colpito è che abbiamo assistito alla coniazione di un neologismo, noi pensiamo di mandare in diretta streaming le riprese audio video, mentre contribuiamo all’ibridazione degli eventi. 
Leggere per credere.


info@streamtech.it

lunedì 9 settembre 2013

Streaming: Basket, playoff in diretta



TRM, una televisione di Matera, ci ha incaricato di trasmettere in streaming un flusso HD ai loro studi, per poter trasmettere sul digitale terrestre la diretta delle due partite giocate dalla Olimpia Bawer contro la Manital PMS.

Un’esperienza del  tutto nuova, che ci ha veramente entusiasmato.






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giovedì 5 settembre 2013

Streamtech: Streaming for dummies #1


Per streaming si intende la trasmissione di un flusso di dati (stream) video e/o audio da una sorgente (una telecamera, una regia, un lettore ottico, un riproduttore audio).

È bene anche distinguere due diverse modalità di streaming: in diretta (live streaming) e in differita (on demand). Per streaming in diretta si intende la diffusione sul web di un evento nel momento stesso in cui questo avviene nella realtà con un ritardo variabile dai 3 ai 15 secondi in base alla configurazione dell'architettura di rete alla quale ci si affida ed al mezzo con cui l'utente segue la trasmissione.

Gli strumenti da utilizzare sono sostanzialmente tre: hardware, software e server di distribuzione.

Hardware: Se avete necessità di produrre un filmato in proprio avrete bisogno di una telecamera e di una scheda video ed un PC, oppure di un encoder che fa nel miglior modo questo tipo di attività.

Software: Il software di cui avrete bisogno è quello che vi permetterà di convertire il filmato dal formato originale al formato di streaming compresso (per esempio Windows Media Encoder o Flash Media Live Encoder) e distribuirlo sulla rete. Nel caso di filmati in diretta avrete bisogno di server abilitati alla gestione e distribuzione del flusso video che invierete.

Server di distribuzione: E' un'architettura di rete delegata alla distribuzione del flusso di streaming. In questo campo la maggior parte dei servizi sono offerti su territorio americano: un unico appunto però: il supporto tecnico (in lingua inglese) risponde con un fuso orario parecchio disallineato rispetto al nostro.

Nei prossimi post ci occuperemo di protocolli di trasmissione, applicazioni pratiche e limiti sostanziali dello streaming live: se non volete perdere informazioni preziose, vi consigliamo di iscrivervi al nostro servizio di informazione automatica per ricevere una mail ogni volta che pubblicheremo qualcosa di nuovo.


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mercoledì 4 settembre 2013

Streaming: l'intuizione



Questa gif riassume in pochi secondi la reazione del nostro direttore commerciale la prima volta che è andato da un cliente per una dimostrazione pratica della facilità d'uso del nostro encoder, senza essere accompagnato da un tecnico.
Quello che abbiamo messo alla base del nostro progetto è la semplicità, ma fino a quando non ci si confronta con i risultati non è facile percepire il valore della nostra soluzione.


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lunedì 2 settembre 2013

Streaming in volo



Abbiamo fatto anche questo, e siamo pronti a rifarlo. Con la collaborazione di Paolo Bartone di AltaVisione abbiamo mandato in streaming le riprese provenienti da una telecamera appesa ad un pallone aereostatico che volava attorno alla Mole Antonelliana.

Le foto parlano da sole.








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